Manovra economica: i mercati spaventano il Governo. 2,4% solo per il 2019

Dopo le forti instabilità dei mercati, dovute alle dichiarazione al vetriolo all’ Eurogruppo e al deficit della manovra economica, il Governo corre ai ripari. Il 2.4% per tre anni non era piaciuto a Moscovici e a Junkers. Il governo gialloverde corre ai ripari e rivede la nota sul deficit. I mercati salgono e lo spread scende.

 Le dichiarazioni gialloverdi e il nervosismo dei mercati

Tanti sono i dubbi che Tria e il suo governo devono sciogliere in vista della deposizione della  manovra economica il 15 ottobre all’Europa. Il deficit a 2,4% per tre anni non è stato digerito bene dai mercati finanziari. Le dichiarazione di Borghi su una possibile uscita dall’Euro dell’Italia, avevano accentuato perdite e spread, poi riprese in giornata dalle dichiarazione del premier Giuseppe Conte: “l’euro è irrinunciabile“, la frase distensiva. Dopo  le dichairazioni al vetriolo di Salvini verso Junkers e le dichiarazioni di Di Maio che annunciavano una idea di governo irremovibile, qualcosa sarà successa.

Deficit a 2,4% solo per un anno e i mercati salgono

A Tria viene lanciato un salvagente: il deficit a 2,4% può essere rivisto e si parla di mantenerlo solo un anno. Nei fatti questo scenderà per gli anni 2020 e 2021. “I mercati possono piegarci” è, infatti il refrain in Transatlantico. Si studia anche un taglio alle spesea partire da quella dei ministeri, se la crescita non sarà quella programmata nel Def. Ma dove e come tagliare, a vertice concluso tuttavia non viene messo ancora nero su bianco, segno che i nodi sono tutt’altro che sciolti.  L’altro nodo sta nelle clausole di salvaguardia, che il governo sta rivedendo, anche se la sua forma originale basata sul deficit è tutta da scrivere. Il tempo passa, le pressioni aumentano anche da parte dell’Ecofin, che minaccia sanzioni in caso non vengano rispettati gli accordi con l’Europa. Intanto i mercati aprono in territorio positivo e lo spread Btp-Bund torna sotto i 300 (284).