03 Ottobre 2018

Giornata mondiale del migrante a Lampedusa: cinque anni fa 368 morti

Il 3 ottobre ha segnato la storia moderna della Sicilia. Oggi ricorre infatti il quinto anniversario della Giornata mondiale del migrante a Lampedusa. Cinque anni fa, a largo vicino all’isola, sono morte 368 persone che scappavano dalla propria terra, in cerca di un porto sicuro.

Giornata mondiale del migrante a Lampedusa

Nonostante le polemiche europee sulla questione migranti in Italia i ricordi delle stragi non vengono fermati. Oggi, infatti, ricorre il quinto anniversario della Giornata mondiale del migrante a Lampedusa. Qui, dal 3 ottobre 2013, giorno della strage, si tiene una cerimonia in ricordo delle 368 vittime a largo dell’isola. Sulla nave della speranza erano 523 dei quali, purtroppo sono sopravvissuti solo in 155. Gli uomini a bordo della nave erano quasi tutti eritrei. Nell’isola di Lampedusa stamattina si è tenuta una marcia in ricordo della strage, capitanata dal sindaco Totò Martello.

Il primo cittadino in merito alla manifestazione ha denunciato l’assenza di cariche istituzionali, nonostante in programma alla Camera oggi ci fosse una piccola cerimonia. “Noi siamo qui come ogni anno,- dichiara Martello -, ma questa volta il governo non c’è”.

“Non si cancellano le immagini di quel giorno”

In occasione della Giornata mondiale del migrante a Lampedusa, Vanity Fair ha pubblicato il racconto di uno dei superstiti, Yosef che oggi ha 28 anni. Il ragazzo da tempo ha lasciato l’Italia, vive in Svizzera dove si è sposato e dove sono nati i suoi due bambini. Al noto giornale italiano ha raccontato: “Ho perso degli amici il 3 ottobre. Non avevo mai nuotato, non so come ho fatto Ricordo le voci, le grida, il rumore delle braccia che cercavano di spezzare l’acqua. Ma tutto questo non cancella le immagini di quel giorno terribile. Sono salvo per puro caso. Solo perché sono riuscito ad alzare una mano quando ho visto avvicinarsi le barche dei soccorritori“.

Papa Francesco

Papa Francesco: “Globalizzazione dell’indifferenza”

In questi anni di pontificato, Papa Francesco più volte si è espresso sulla condizione dei migranti. In occasione della Giornata mondiale del migrante il web ricorda uno dei suoi discorsi più belli: “Con la globalizzazione dell’indifferenza ci siamo abituati alla sofferenza dell’altro. Ci è stata tolta la capacità di piangere. Di fronte una cera anestesia del cuore. Accogliamo quelli che cercano una vita miglioreLa vita delle persone che devono migrare è dura, e quando alla fine per quelli che sono riusciti ad arrivare ad un porto che sembra sicuro sorgono cose anche durissime, porte chiuse, tante volte, e non si sa dove andare. Ci sono tanti uomini e donne qui in Italia che hanno il cuore aperto per voi. È la porta del cuore la più importante ad aprirsi in questi momenti. Io chiedo a tutti gli uomini e donne di Europa che aprano le porte del cuore.

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redazione

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