28 Settembre 2018
Cous Cous Fest Emozioni Unite: “Make cous cous, not war!”
Il Cous Cous Fest è un mix di sfide gustose, ricette di chef stellati provenienti da ogni parte del mondo e grandi concerti sotto le stelle. A rendere il tutto più caratteristico è anche la presenza di bancarelle di prodotti tipici siciliani, oggetti d’artigianato e souvenir di ogni tipo.
L’evento e l’hashtag #emozioniunite
La 21esima edizione del Cous Cous Fest è all’insegna dell’hashtag #emozioniunite. Una festa che si rinnova ogni anno e che è diventata quasi un appuntamento fisso per i siciliani e per i turisti. Gli chef di 10 paesi del mondo, Angola, Costa D’Avorio, Israele, Italia, Marocco, Tunisia, Senegal, Spagna, Stati Uniti e Palestina si confrontano al Campionato del mondo del cous cous, presentando le loro ricette tradizionali. Per la prima volta nella storia della manifestazione ci sarà una donna alla guida della giuria tecnica, la giornalista Fiammetta Fadda, firma di Panorama. A condurre la gara Fabio Gallo, direttamente da Linea Blu e l’attrice Janet De Nardis.
Emozioni di cous cous con oltre 30 ricette, da quelle tradizionali a quelle più particolari, come quello al nero di seppia o l’arancino di Cous Cous. C’è l’area anche senza glutine, bio, ma anche specialità mediterranee. Dolcemente Sicilia propone anche una sezione dolci: dal cannolo alla cassatella siciliana, oltre alle altre ricette più buone della pasticceria tipica.
Emozioni anche la sera: concerti e spettacoli in programma, tra cui Le Vibrazioni, Carmen Ferreri, The Kolors, Ermal Meta, Gemitaiz, Beppe Grillo, Matranga e Minafò e tanti altri.
Oltre 30 ricette di cous cous da gustare all’evento
Sparse per il centro storico e sulla spiaggia si trovano diverse “casette del cous cous” dove poter degustare le ricette proposte. Il ticket ha il costo di 10 euro e comprende una porzione di cous cous, bevanda e caffè.
Oltre 30 le possibilità: carne, pesce, verdure, ricette esotiche, varianti anche senza glutine. I cous cous tradizionali si assaggiano alla “Casa del cous cous dal mondo“, mentre i sapori tradizionali della cucina nordafricana alla “Casa del cous cous del Mediterraneo“. Girovagando, poi, per le vie più vicine alla spiaggia si trova la “Casa del cous cous del Maghreb“, dove trionfano i profumi e i sapori della terra nativa di questo piatto; la “Casa del cous cous Al Waha“, che propone diverse ricette per tutti i palati con tante varianti internazionali; la “Casa del cous cous di San Vito Lo Capo“, con le ricette tradizionali della cittadina ospitante.
Novità di quest’anno è il nuovo punto di degustazione “Cous cous & friends” con specialità mediterranee, oltre al cous cous, come per esempio: la moussakà e le kolokythokeftedes greche (polpette di zucchine e feta), il tajine marocchino di pollo e verdure, casarecce con pesto alla trapanese.
Il sindaco di San Vito Lo Capo: “Il Cous Cous Fest è nato con me…”
Giuseppe Peraino, dopo dieci anni è tornato alla guida di San Vito Lo Capo. Per il sindaco è un’emozione tornare sul palco del Cous Cous Fest: “Il Cous Cous Fest è nato con me, è un evento in cui ho creduto e che ho sempre portato avanti. La manifestazione dà lustro alla nostra cittadina in Italia e nel mondo e porta economia nel nostro territorio. Lavoreremo nei prossimi anni per un’ulteriore crescita della manifestazione che ritengo un evento inscindibile dalla storia di San Vito Lo Capo e un patrimonio da tutelare e valorizzare il più possibile“.
Il cous cous “piatto della pace”: la semola che unisce
Il cous cous è un piatto tradizionale del Nordafrica e da lì si è poi diffuso in tutto il mondo. Adesso è apprezzato in ogni angolo del mondo da Oriente ad Occidente. È un alimento semplice, fatto di ingredienti poveri e si connota per la sua forte valenza simbolica. Da sempre, infatti, il cous cous è considerato il piatto della convivialità, dell’abbondanza, dell’unione e dell’integrazione tra culture differenti. Oggi è il “piatto della pace“, la semola che unisce tutti i popoli. Un cibo da consumare insieme, oltre ogni confine. Lo slogan del Cous Cous Fest, a tal proposito, è diventato “Make cous cous, not war!”.
San Vito Lo Capo è il posto più adatto per realizzare questa unione perché è il luogo nel quale le culture del Mediterraneo coesistono, si mescolano e si integrano. Questa cittadina sul mare da un benvenuto alla diversità: è un’oasi pronta ad accogliere il mondo intero.