23 Settembre 2018

Primo trapianto di faccia a Roma, paziente riceve volto da giovane donna

Il primo trapianto di faccia è avvenuto in Italia, a Roma, all’Ospedale Sant’Andrea. Il bollettino dell’ospedale: “Operazione tecnicamente riuscita“. Dopo 20 ore di intervento, una donna 49enne riceve il volto da una 21enne.

La paziente e la donatrice

La paziente sottoposta all’intervento è affetta da neurofibromatosi di tipo I. Questa è una malattia genetica neurocutanea, clinicamente eterogenea, caratterizzata da gravi manifestazioni sulla pelle, negli occhi e sul sistema nervoso. La donatrice di pelle, fasce muscolari e cartilagine è una giovane donna di 21 anni deceduta a seguito di un incidente stradale nel Lazio.

L’intervento è iniziato alle 8 di ieri e si è concluso poco dopo le 5 di oggi. Sottoposta a una terapia immunosoppressiva antirigetto, i medici hanno trasferito la paziente in terapia intensiva, dove rimarrà in isolamento, e attualmente è in coma farmacologico indotto. “La prognosi è riservata“, conclude il bollettino medico.

Nella nota del Centro Nazionale Trapianti (CNT) si legge che va alla famiglia della donatrice “Il ringraziamento della rete trapianti“.

Un trapianto complesso e articolato

Sono circa 50 i trapianti di faccia realizzati nel mondo, in Europa una decina e la maggior parte in Francia. L’intervento rientra in un protocollo sperimentale, autorizzato dal CNT, sentito il parere positivo del Consiglio Superiore di sanità. Le equipe per il prelievo del tessuto facciale da donatore deceduto e per il successivo trapianto sono dirette dal professore Fabio Santanelli di Pompeo, responsabile dell’Unità operativa di chirurgia plastica del Sant’Andrea di Roma e dal dottor Benedetto Longo, della stessa unità operativa.

Data la complessità dell’operazione, tutta la squadra si è preparata tecnicamente per tre anni. Lorenzo Sommella, direttore sanitario che ha lasciato il Sant’Andrea 5 mesi fa, oltre ad esprimere soddisfazione per lo sforzo realizzato dal reparto, ha ricordato il grande impegno necessario per arrivare a un risultato simile. I chirurgi si sono formati anche all’estero per giungere a questo risultato. Ha collaborato all’operazione di trapianto anche una equipe specialistica di Zurigo.

In una nota della Regione Lazio, a proposito dell’operazione, si legge così: “Una opzione chirurgica ricostruttiva che il Sant’Andrea offre a pazienti che presentano complessi difetti di faccia cui le tecniche chirurgiche tradizionali non sempre garantiscono risultati funzionali ed estetici soddisfacenti. Una procedura ‘life-improving’, volta a migliorare la qualità di vita del paziente e facilitarne il reinserimento sociale, quando neoplasie, attacchi di animale, malattie neurodegenerative, ustione o traumi hanno determinato gravi malformazioni del volto“.

Precedenti interventi della stessa tipologia

In pole position c’è la Francia che ha realizzato nel 2005 il primo trapianto facciale in Europa. La prima paziente ad avere la faccia ricostruita è stata una donna francese di 38 anni di nome Isabelle Dinoire ad Amiens. Il team francese ha battuto sul tempo la Cleveland Clinic statunitense, che all’epoca era in attesa di un donatore.

Il secondo intervento vede protagonista la Cina in cui si è svolto un trapianto su un trentenne che era stato attaccato da un orso. In questo caso oltre naso e bocca, sono stati impiantati anche guancia e sopracciglio destro.

Addirittura, tra gli interventi estremi, a Parigi, a febbraio, un uomo ha ricevuto il suo terzo volto. Dopo il rigetto cronico del trapianto effettuato nel 2010, infatti, l’uomo è stato sottoposto nuovamente alla medesima operazione chirurgica. È stata l’equipe del professor Laurent Lantieri all’ospedale Georges Pompidou ad effettuare questo intervento per la prima volta al mondo.

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redazione

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