18 Settembre 2018
Chiara Bordi terza classificata a Miss Italia: “Tutto sta nel saper reagire”
Si è concluso ieri sera il concorso che ha visto l’elezione della più bella d’Italia, vinto dalla marchigiana Carlotta Maggiorana. Terzo posto per Chiara Bordi, la Miss con una protesi alla gamba.
Chiara Bordi la Miss con la protesi
Tra le 33 finaliste, quest’anno a sfilare e partecipare alla finalissima c’era anche lei, Chiara Bordi, la Miss con una protesi alla gamba, a causa di un incidente col motorino avvenuto cinque anni fa. Lei, che della disabilità ne ha fatto un suo punto di forza, affrontando la vita sempre col bellissimo sorriso che la contraddistingue. Lei che ha motivato la decisione di partecipare al concorso di bellezza per trasmettere un messaggio importante, sottolineando come la diversità non sia vincolante e che anche una ragazza senza un arto può benissimo gareggiare al pari delle altre. “Tutto sta nel saper reagire“,spiega Chiara.
Gli insulti sui social
Eppure non sono mancati tra i social, una serie di insulti e ed affermazioni a dir poco riprovevoli sul conto della ragazza, accusata di fare pena e di essere votata solo perché storpia. Ad affermare ciò, non una ragazzina adolescente, ma una donna adulta a cui la Miss ha risposto con un lungo post: “Mi dispiace molto per lei perché a me mancherà pure un piede ma a lei manca cervello e cuore“.
La patron e il conduttore a sostegno di Chiara
Anche la patron del concorso Patrizia Mirigliani, si espone in merito: “Trovo inaccettabile umiliare una ragazza che con grande coraggio e tra enormi sacrifici, sta provando a ritagliarsi il suo spazio nel mondo nonostante il dramma che l’ha colpita”. Durante la finalissima, dopo l’uscita di Chiara, classificatasi in terza posizione, anche il conduttore Francesco Facchinetti ha voluto rispondere agli haters che in questi giorni si sono accaniti sulla ragazza, e senza mezzi termini ha commentato: “Probabilmente i vostri genitori non vi hanno educato, probabilmente uno schiaffo non ve l’hanno mai dato. Insultate Chiara per le protesi? Siete deficienti“.
Fortunatamente sono state tantissime le persone che si sono strette alla ragazza, mostrando sostegno e solidarietà e incoraggiandola a proseguire il suo sogno.