13 Settembre 2018
Aveva già conquistato critici e pubblico: Chi è il vincitore del Leone d’oro?
Previsioni confermate dalla giuria, presieduta dal vincitore dello scorso anno Guillermo del Toro. Il Leone d’oro di Venezia passa in mano al regista messicano Alfonso Cuaròn, con il film «Roma». Alfonso Cuaron leone d’oro
Un film autobiografico
Pellicola in bianco e nero, ambientata nel 1971 per l’appunto a Roma, quartiere di Città del Messico… Qui è ambientato il racconto la storia di una famiglia della capitale messicana. Non proprio una famiglia qualunque però, dal momento in cui il film è un racconto autobiografico dell’ infanzia del regista. Alfonso Cuaron leone d’oro
La vittoria di una pellicola targata Netflix
Novità di questo Festival 2018 è sicuramente l’aver attribuito la vittoria ad un film targato Netflix, dunque una pellicola prodotta per lo streaming, che sarà per cui oggetto di distribuzione limitata. Apparirà infatti a dicembre sulla piattaforma ed in contemporanea in alcune sale selezionate.
La polemica
Nonostante Roma sia uno dei rari casi in cui la giuria appare unanime per la decretazione del vincitore, le polemiche sono state parecchie e legate per l’appunto al fatto di avere come vincitore del festival del cinema un prodotto non destinato alle sale. Secondo gli esercenti si tratta di una promozione ai servizi Netflix, a discapito del sistema distributivo delle sale italiane. È stato il diretto interessato, Alfonso Cuaròn a spiegare come sarebbe stato impossibile realizzare il film in altro modo, convinto fermamente che gli studios non avrebbero finanziato un progetto in lingua messicana e così a carattere locale ed intimista.
L’importanza del Leone d’oro
Polemiche a parte, il valore di quella piccola statuetta è data innanzitutto dalla visibilità che riesce a dare al regista e al film che se lo aggiudica. Lo scopo principalmente di un festival infatti è proprio quello di far emergere opere filmiche che magari avrebbero più difficoltà ad essere attenzionate. Proiettando pellicole in anteprima mondiale. Un ottimo trampolino di lancio verso il successo. Ma, qualora si voglia, si può benissimo decidere di mettere all’asta la statuetta, ottenendo dei ricavi indubbiamente influenti. E i casi non mancano: ricordiamo in merito il film vincitori del Leone d’oro messo poi all’asta “Il condor e pasa” di Franz West e “Tutta colpa di Voltaire” del regista tunisino Abdellatif Kechiche.